Cliccate sulle immagini per ingrandirle

PALMETTO POINT:

La selezione più suggestiva dello scenario caraibico sembra essere stata concentrata su quest’atollo corallino, dove il profumo del mare è il primo segno di benvenuto, si confonde con la propria pelle e ne diventa parte, così intenso e riconoscibile da sembrare indelebile. Dove il clima è mite e piacevole, e la superficie quasi completamente piatta svela un’unica spiaggia infinita tra le più belle al mondo, profonda distesa corallina che alla luce del tramonto brilla di un rosa intenso.

Dove le acque calde e trasparenti si stemperano in tutte le sfumature dell’azzurro per poi diventare d’argento al calar del sole.

L’isola è incontaminata e quasi disabitata, solcata da un’unica strada asfaltata, per un relax totale.

Ma a rendere Palmetto Point cosi’ terribilmente attraente è soprattutto la selettività che la caratterizza: perchè arrivarci è possibile solo con un piccolo aereo (anche 8 posti) da Antigua, o via mare con imbarcazioni private; perchè sui circa 160 chilometri quadrati che la compongono ci sono solo tre selezionatissimi resort di lusso, poi praticamente il nulla. Le folle di vacanzieri qui non sono mai arrivate, non avrebbero un alloggio: recarsi a Barbuda significa potervi soggiornare, senza possibili compromessi.

Non stupisce dunque che Mariuccia Mandelli, meglio nota come Krizia, proprio sulla costa sud di Barbuda abbia creato il K Club, il più raffinato dei resort dell’isola. Qui assicurano “Vacanze di Paradiso, come le sogni da sempre e non hai mai trovato. Un Paradiso per pochi; e quei pochi un pò speciali”. Un Eden a cinque stelle a stretto contatto con la natura straordinaria del luogo, tra piante esotiche, palme di tutti i tipi e frangipani profumati.

Progettato dall’architetto Gianni Gamondi, K Club è un eremo ricercato del quale Krizia ha personalmante creato l’interior design: qualità e stile per pochi ospiti suddivisi tra cottage indipendenti, 6 suites e 3 ville.

Non esistono giornali nè televisione, ma solo una fornitissima biblioteca e l’intrattenimento è all’insegna della pace e del relax, dell’armonia e del benessere. È possibile praticare il golf o giocare a tennis, farsi massaggiare o indugiare nella grande piscina di acqua marina riscaldata ed area con jet stream per la talassoterapia.

In una parola, come qui amano ripetere “Il mito del buon selvaggio, ma con tutti i confort a portata di mano.

Il Robinson Crusoe più coccolato del mondo, sulla più bella spiaggia di tutte le Antille”.

Un’unica distesa di sabbia senza fine: insieme a quelle di Antigua si dice che le spiagge siano 365, una per ogni giorno dell’anno. Come la punta ovest di Palmetto point, ed i circa 10 chilometri di coralli e conchiglie che formano Pink Beach, un tratto di spiaggia deserta color rosa cipria dove passeggiando anche per ore è più facile incontrare pellicani o tartarughe di mare che esseri umani. Semplicemente splendida. O la sua prosecuzione verso nord, Luis Beach, una striscia di sabbia bianca di oltre 20 chilometri che divide il mare caraibico dalle acque cristalline della laguna, ricca di coralli ed aragoste visibili già ad occhio nudo.

È proprio la laguna ad offrire lo spettacolo forse più sorprendente dell’isola: protetto dall’Unesco e raggiungibile solo via mare mediante piccole imbarcazioni, in un dedalo di canali tra rigogliosissime mangrovie si svela il Frigate Bird Sanctuary, un pezzetto d’isola di fronte alla capitale Codrington dove migliaia di fregate di mare vengono a nidificare. Qui nella stagione dell’amore i maschi inscenano irresistibili riti di corteggiamento, gonfiando a dismisura il gozzo di un rosso intenso, e pazienti attendono che una femmina si accorga di loro. Oltre cinquemila fregate, solo un migliaio di abitanti e pochi, selezionatissimi turisti in un orizzonte infinito: è questo il vero lusso dell’isola, la ragione che ha spinto l’elite internazionale a preferire Barbuda ad altri atolli tropicali che possono offrire altrettanta bellezza.

Se infatti il K Club ha già conquistato l’aristocrazia del mondo, altrettanto difficile è accedere al Coco Point Lodge, resort americano situato su una penisola privata nella lingua più a sud dell’isola. Era la fine degli anni ’50 quando William Cody Kelly iniziò a sorvolare i Caraibi, determinato a trovare un’alternativa al turismo invernale verso la Florida.

Domenica 14 febbraio 1960 passò sopra Cocoa Point, Barbuda: “Era il giorno di San Valentino – ricorderà poi – ed io m’innamorai di questa spiaggia”. Fatta di finissima sabbia bianca e natura lussureggiante, si affaccia sulle acque trasparenti e morbide che la barriera corallina regala a questo angolo di mare.

Ai clienti la riservatezza più totale è garantita già dal trasferimento da Antigua con un aereo privato che atterra sulla pista dell’albergo; per accedere al Coco Point Lodge è però necessaria una lettera di presentazione di un precedente ospite della struttura.

Non sono in molti ad aver eletto Barbuda gioiello prediletto per bellezza selvaggia ed esclusiva. Ed è questo il suo migliore biglietto da visita. Splendidi resorts, stile e discrezione, comfort ed ottimi servizi, relax e benessere. Come dire “Un Paradiso per pochi; e quei pochi un po’ speciali”.