Cliccate sulle immagini per ingrandirle

LES SAINTES:

Tutte le barche che navigano nei Caraibi, prima o poi, approdano in questo piccolo arcipelago, quasi un omaggio alle sue belle spiagge, ai suoi splendidi ormeggi. Ecco quindi un'altra tappa d'obbligo!

Scoperto da Colombo il giorno di Ognissanti, a causa della sua aridità rimase lungamente deserto, finché nel XVII secolo fu colonizzato da un gruppo di corsari bretoni da cui discendono ancora buona parte degli abitanti.

Nelle sue acque si sono avuti numerosi scontri fra le Marine inglesi e francesi: nel 1666, a seguito di una durissima battaglia navale, gli inglesi conquistarono l'arcipelago. Ma la stessa notte, i festeggiamenti furono bruscamente interrotti da un uragano che annientò l'intera flotta britannica. Attualmente la popolazione si dedica alla pesca e al turismo.

 

TERRE D'EN HAUT BOURG DES SAINTES:

Il capoluogo dell'arcipelago è un vecchio villaggio ben conservato con le sue stradine su cui si affacciano le caratteristiche case in legno dipinte in allegri colori, qualche bar come luogo di ritrovo e tre o quattro hotel. Il tutto avvolto in un'atmosfera di eterna vacanza. Dalla collina Nord vigila il Fort Napoleon, ricostruito nell'800 sui resti del precedente. Attualmente il forte è stato trasformato in museo delle battaglie navali franco-inglesi (vale la visita).

Dal molo che si protende verso la bellissima rada partono numerose navette che permettono un rapido collegamento con Guadalupa. Qualche supermercato e un piccolo mercato ortofrutticolo. Non vi è possibilità di approvvigionarsi di acqua in quanto le isole sono prive di sorgenti. Vi è una stazione di ricarica delle bombole subacquee.

Anche se per la sua posizione geografica dovrebbe essere porto d'entrata, vi è solo la stazione di polizia. Per le pratiche doganali occorre recarsi a Basse Terre o a Pointe à Pitre.

 

Accesso:

I vari canali di accesso sono scevri da pericoli, a parte la "passe" de La Baleine che presenta una vasta secca nella sua parte Est, ben segnalata però da una grossa boa luminosa. Un'altra boa segna un bassofondo di 1,5 metri situato tra Ilet à Cabrit e Terre d'en Haut.

 

Ormeggio:

La vasta baia non presenta pericoli ed è ben riparata dall'Aliseo, anche se le violente raffiche che scendono dalla collina da varie direzioni, facendo ruotare la barca da ogni parte, possono far arare l'ancora. Dare fondo in 7/8 metri di acqua a Nord del grosso pontile.

 

BAIE DU MARIGOT:

È una vasta baia che offre un buon ridosso, anche se può divenire rollante con onda di Nord Est. Sul suo lato est vi è la sede di un cantiere navale dov'è possibile alare imbarcazioni con pescaggio fino ai 3 metri.

 

Accesso e-ormeggio:

Sulla costa Nord Ovest giace una secca segnalata da una boa. Dare fondo in 3-4 metri di acqua, fondo di sabbia buon tenitore, nei pressi del molo del cantiere. Verso la parte Sud della baia i fondali decrescono velocemente.

 

BAIE DE PONT PIERRE:

In uno scenario selvaggio e accattivante, grazie anche alla sua lunga spiaggia punteggiata di palme, questa baia offre un ottimo ormeggio. Mentre durante il giorno è affollata di "vacanzieri", di notte si resta soli in compagnia degli uccelli marini e delle numerose capre.

 

Accesso e-ormeggio:

L’entrata necessita di una buona visibilità e può essere difficile in condizioni di mare molto formato da Est-Nord Est. Entrare stando vicini alla Pointe du Vent, dopodichè evitare a vista A reef che si protende dalla costa Est del a baia e che è più esteso di quanto segnalato sulla carta. Ancorare in 4-5 metri di acqua, fondo di sabbia ed erba, a un centinaio di metri dalla spiaggia.

 

PAIN DE SUCRE:

Ecco un classico ormeggio “cartolina": acqua cristallina, spiaggia bianca e palme verdeggianti. Una strada la collega al Bourg: è una lunga ma piacevole passeggiata.

 

Accesso e-ormeggio:

Facilmente riconoscibile per la collina a forma di pan di zucchero, è profonda ovunque; ancorare in 8-10 metri di acqua; fondo di sabbia.

 

ILET A CABRIT:

Un altro ormeggio possibile è quello situato sottovento all'Ilet à Cabrit, dove si può dare fondo in 7-8 metri di acqua nei pressi di un moletto e davanti a una spiaggia sassosa. All'interno dell'isola vi sono i ruderi del Foit Joséphine del XVII secolo.

 

GRAND ILET:

In condizioni di buon tempo si può trovare un ancoraggio diurno per una partita di pesca nella piccola baia a Nord Ovest dell'isola, dove si può ancorare in 5-6 metri di acqua, fondo di sabbia.